Coltivare le fotografie

Coltivare le fotografie

Conversazione tra l’artista Almudena Romero e Maria Rosa Sossai Responsabile Progetti Partecipativi Museo Civico di Castelbuono.

Progetto realizzato in collaborazione e nell’ambito della residenza d’artista presso l’azienda agricola Vanessa Cardui, Collesano.

Giovedi 10 luglio 2025 alle ore 18.30
Chiostro del Museo Naturalistico F. Minà Palumbo di Castelbuono

Conversazione tra l’artista Almudena Romero e Maria Rosa Sossai Responsabile scientifica Progetti Partecipativi del Museo Civico di Castelbuono.

Nell’ambito della residenza d’artista che Almudena Romero (Madrid, 1986) svolge dal 2 al 12 luglio 2025 presso l’Azienda agricola Vanessa Cardui (www.vanessacardui.it) – durante la quale produrrà un’opera site specific – l’artista sarà presente a Castelbuono in una conversazione con il pubblico organizzata dal Dipartimento progetti partecipativi del Museo civico e dal Museo Naturalistico nel Chiostro di San Francesco.

Durante la conversazione l’artista presenterà la sua ricerca che utilizza le piante e la fotosintesi per stampare immagini. Attraverso processi fotografici propri delle piante, come la fotosintesi e la fotoperiodicità, Romero crea fotografie effimere che emergono, evolvono e a volte scompaiono, mettendo in discussione il nostro rapporto con la natura: “Creo affidandomi alla luce del sole senza l’uso di prodotti chimici o inchiostri ma applicando negativi sulle foglie che lascio alla luce del sole o che stampo su piante vive usando un proiettore digitale”.

La sua pratica artistica esplora criticamente la fotografia attraverso la coltivazione biologica di immagini viventi, utilizzando esclusivamente pigmenti vegetali generati dalla fotosintesi e dalla luce solare. Questo progetto mette in discussione l’uso di prodotti chimici e fotocamere tradizionali, proponendo una riflessione radicale sulla sostenibilità e l’ecologia visiva nell’era dell’Antropocene.

La creazione di immagini fotografiche viventi, non come semplici rappresentazioni visive, ma come entità performative e autonome le cui trasformazioni materiali mettono in discussione le nozioni convenzionali di autorialità, permanenza e rappresentazione fotografica, propone una fotografia biologica non estrattiva radicata nell’ecologia contemporanea.

La fragilità delle sue opere introduce una concezione della fotografia come processo performativo al servizio della riflessione e dell’espressione di sé, per una comprensione più ampia del mezzo fotografico. I suoi oggetti-immagine e le sue esperienze fotografiche ampliano la nostra comprensione dell’arte fotografica e del mondo naturale.

L’artista ridefinisce il concetto stesso di fotografia, trasformandola in un dialogo continuo tra arte, scienza e natura.

Bio dell’artista Le opere di Almudena Romero https://www.almudenaromero.co.uk sono state esposte presso istituzioni pubbliche internazionali, tra cui il Victoria and Albert Museum (Regno Unito), la National Portrait Gallery (Regno Unito), la TATE Modern-TATE Exchange (Regno Unito), la Photographers’ Gallery (Regno Unito), il Tsinghua Art Museum (Svizzera), Le Cent-Quatre Paris (Francia), la University of the Arts London (Regno Unito) e festival fotografici internazionali come Les Rencontres d’Arles (Francia), il Belfast Photo Festival (Regno Unito) e la Brighton Photo Biennale (Regno Unito). Ha ricevuto borse di studio dall’Heritage Lottery Fund, dal Creative Europe Fund, dall’Arts Council England (2021, 2020, 2018), dalla London Community Foundation (2019), da borse di studio a-n (2019, 2018) e premi da fondazioni private come la Richard and Siobhán Coward Foundation, l’Eaton Fund, la Harnisch Foundation, la Sarabande Foundation e BMW France Culture.

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