Arturo Carmassi, La menzogna 2 – figura col manto blu, 1969, olio su tela, cm 70 x 70

Arturo Carmassi, La menzogna 2 – figura col manto blu, 1969, olio su tela, cm 70 x 70

Arturo Carmassi (Lucca 1925 – Empoli 2015) è un pittore e scultore toscano di nascita ma torinese di formazione, influenzato dai movimenti neocubisti del dopoguerra. Dopo aver viaggiato in Europa e aver soggiornato a Parigi, nel 1952 si trasferisce a Milano quando le sue opere si caratterizzano da una cifra informale con elementi surrealisti. L’opera conservata al Museo Civico è del 1969 quando, secondo i critici, l’artista crea un immaginario fantastico, dove trova spazio la narrazione dell’elemento magico dell’esistenza, del mistero. La menzogna 2 – figura con il manto blu, tiene il volto coperto: potrebbe essere una donna, oppure un uomo? La pesantezza del manto blu intenso, di un materiale ricco, copre tutte le forme lasciando spazio soltanto ai capelli sottili e alle mani, delicate, che tengono un bouquet di fiori. Il dettaglio non è definito, il fruitore è libero di creare una narrazione che possa sciogliere l’enigma. Come ha scritto Andrea Camilleri nel 1973, in un testo giocoso e ironico dal titolo, “Come possedere correttamente un Carmassi“: “In qualsivoglia modo un Carmassi penetri nella tua casa, per baratto, per scambio di moneta contro merce, per donazione, per telecinesi, considera che esso non ti è pervenuto per accordarsi al colore delle pareti, per coprire lo sfregio di un’effrazione o lo scolorimento di un’usura. Una vena sotterranea dal percorso tanto improbabile quanto logico l’ha condotto a te: non sei tu che l’hai scelto, tu sei semplicemente il punto di confluenza di una sottilissima rete di occasioni e di eventi”.

Leave a Reply

Your email address will not be published.